Le sedie Saya Miya 1 e 2, sviluppate insieme a Saya Miyazaki durante la sua collaborazione in Atelier2, sono pienamente inserite nel percorso teorico di riuso e ottimizzazione dei materiali caro a Atelier2.

I due “scheletri strutturali” in tubolare metallico delle sedie erano esistenti e in ottimo stato mentre le sedute (in multistrato per la sedia con braccioli, scarto della Scuola ITC di Chiari e in vimini per la sedia Ikea) si erano danneggiate nel tempo.

La presenza in studio di tubi di cartone per la carta da plotter ha così portato alla realizzazione di due prototipi in grado di mostrare come nulla si butta e tutto può essere recuperato.

I tubi di cartone, particolarmente resistenti, sono stati così tagliati a misura dell’ampiezza della seduta e fissati alle porzioni strutturali con nastri di nylon sfruttando piccoli fori praticati nei tubi stessi. L’utilizzo dei tubi e del cartone non è una novità in Architettura e Design (maestro conosciutissimo ne è Shigeru Ban) ma l’utilizzo di tubo da plotter su sedie parzialmente danneggiate e da recuperare è singolare e paradigmatico della possibilità, con qualsiasi materiale, di ridare vita e funzione agli oggetti che usiamo.

Dopo vari mesi di utilizzo le porzioni di maggior scarico del peso (zona coccigeo – sacrale) si sono parzialmente deformate ma le sedie sono perfettamente efficienti. Un’eventuale evoluzione potrebbe riguardare l’iniezione di schiuma poliuretanica nelle porzioni più soggette a pressione  per evitare questo schiacciamento che però non influisce sulla funzionalità della seduta.

 

2011

 

ATTIVITA’ SVOLTA: Design con Saya Miyazaki