“Concorso internazionale di progettazione per la realizzazione di un centro benessere  e riqualificazione esterna dello stabilimento termale di Comano (TN)” in collaborazione con Arch. Atsushi Kitagawara (capogruppo), Arch. Fabrizio Bianchetti, Studio Digierre3, Studio G.P. Imperadori, Geol. Fulvio Epifani, Ing. Paola Trivini

1° premio

 

Il progetto preliminare per l’edificio esistente delle Terme di Comano (attualmente utilizzato come una sorta di ospedale per trattamenti alla pelle grazie alle propreità curative dell’acqua termale di Comano) è concepito come un retrofit tecnico e architettonico della struttura esistente.

Un intervento sul rivestimento di facciata con un nuovo cappotto isolante, un nuovo intonaco bianco di finitura, nuove vetrate stratificate con migliori performance termiche e con l’aggiunta di una “gabbia” frangisole per ovviare ai problemi di surriscaldamento oggi presenti. Il risultato è un’immagine completamente nuova, contemporanea e attraente, in contrasto con quella esistente. Il riferimento va anche ai vecchi fienili dei villaggi nei dintorni di Comano, che mostrano sempre una tettonica potente, con un corpo massiccio e muri intonacati a partire da terra per finire in alto con una parte più leggera, con frangisole lignei (un tempo utilizzati per seccare il granturco) che creano una sorta di gabbia e una facciata effimera.

L’ingresso nell’edificio è concepito, nel progetto di ristrutturazione, per servire sia l’edificio esistente sia il nuovo centro benessere che sorgerà a monte. Le due entità saranno collegate da un tunnel parzialmente interrato.

 

2011

 

ATTIVITA’ SVOLTA: Progettazione preliminare in collaborazione con Arch. Atsushi Kitagawara (capogruppo), Arch. Fabrizio Bianchetti, Ing. Paola Trivini

COMMITTENTE: Azienda Consorziale Terme di Comano

PROGETTO STRUTTURALE: Studio di Ingegneria G.P. Imperadori di Darfo B.T. (BS)

PROGETTO IMPIANTI: Studio Digierre3 di Bergamo

CONSULENZA GEOLOGICA: Studio Geol. Fulvio Epifani di Arona (NO)

COLLABORATORI (FASE DI CONCORSO): Ing. Fabio Prada, Salvatore Musarò